venerdì 22 dicembre 2017

IL CONTRATTO DI EDIZIONE A TERMINE  
E I DIRITTI DI UTILIZZAZIONE ECONOMICA




Secondo quanto disposto dall'art. 122 della Legge n.633 del 22.04.1941 (Legge sul diritto d'autore), il contratto di edizione a termine conferisce all'editore il diritto di eseguire quel numero di edizioni che stima necessario durante il termine, che non può eccedere venti anni, e per il numero minimo di esemplari per edizione, che deve essere indicato  nel contratto, a pena di nullità del medesimo. In mancanza dell'indicazione del numero minimo di esemplari da pubblicare, il contratto "a termine" nullo può essere considerato "per edizione", se, riconoscendo la nullità dello stesso, le parti avrebbero acconsentito alla stipulazione del secondo. (Trib. Milano 29 maggio 1999).
Una sentenza  della Corte di Cassazione, (N.1729/2010) ha sancito che "nell'ipotesi in cui il contratto di edizione a termine contenga solo l'indicazione del numero di copie per la prima edizione, e non anche per le successive edizioni, manca uno dei requisiti previsti a pena di nullità; va esclusa la conversione del precedente contratto in un contratto di edizione per edizione, quando dal contratto originario risulti che le parti avevano inteso concludere un contratto per più edizioni e con la potenziale determinazione del numero di copie per le successive edizioni. Secondo quanto disposto dall'art.122  3° comma  della legge sul diritto d'autore, in  caso di mancata specificazione del numero delle edizioni e degli esemplari per edizione "si intende che il contratto ha per oggetto una sola edizione per il numero massimo di duemila esemplari."

Gli elementi minimi che dovrebbero comparire in un contratto di edizione a termine sono i seguenti:
1) Il titolo, anche se provvisorio;
2) I diritti che l'autore cede all'editore;
3) Il numero minimo di esemplari per ogni edizione;
4) Il compenso corrisposto all'autore;
5) I termini e le modalità di pagamento;
6) Il termine di consegna dell'opera.

I diritti di utilizzazione economica, vale a dire i DIRITTI PATRIMONIALI , sono di tre specie:

1)  Diritto di riproduzione e distribuzione;
2)  Diritto di comunicazione al pubblico;
3)  Diritto di traduzione ed elaborazione

Tutti i diritti esclusivi che appartengono a questa categoria sono indipendenti fra loro e l'esercizio di uno non esclude l'esercizio dell'altro. l'art.119, comma 1) della LDA , chiarisce che il contratto può avere ad oggetto tutti i diritti che spettano all'autore in caso dell'edizione, o taluno di essi, con il contenuto e la durata che sono determinati dalla legge vigente al momento del contratto. Salvo patto contrario, si presume che siano trasferiti i diritti esclusivi. Non possono essere compresi i futuri diritti eventualmente attribuiti da leggi posteriori, che comportino una protezione del diritto di autore più larga nel suo contenuto, o di maggiore durata. Salvo pattuizione espressa, l'alienazione non si estende a diritti di utilizzazione dipendenti dalle eventuali elaborazioni e trasformazioni di cui l'opera è suscettibile, compresi gli adattamenti anna cinematografia. alla radiodiffusione e alla registrazione su apparecchi meccanici. L'alienazione di uno o più diritti di utilizzazione non implica, salvo fatto contrario, il trasferimento di altri diritti che non siano necessariamente dipendenti dal diritto trasferito anche se compresi, secondo le disposizioni del titolo, nella stessa categoria di facoltà esclusiva. 


**********************


Compro oro - Un racconto natalizio




Quella vigilia di Natale era iniziata nel peggior modo possibile. Pioveva in maniera inquietante e il cielo plumbeo e pesante portava con sé strani presagi. Le gocce d’acqua rimbalzavano violentemente sulle buche che disseminavano la strada sotto le finestre, ma Alessandra le guardava senza nemmeno vederle. Le intuiva; intuiva tutti i suoni che la circondavano, gli odori e il paesaggio che le si stendeva davanti, ma  i suoi occhi guardavano altrove. L’indomani sarebbe stato Natale. In casa ci sarebbero state solo lei e la piccola Valentina. Nessun altro. A Natale i mezzi non passavano e loro non sarebbero uscite. L’auto aveva deciso di abbandonarla tre giorni prima, e di comprarne un’altra non se ne parlava nemmeno. Non aveva soldi. Non aveva un lavoro fisso. Nessuno avrebbe garantito per lei. Girava e rigirava fra le mani, nascoste nelle tasche della pesante vestaglia di flanella grigia, due medagliette d’oro. Su una era raffigurata l’immagine della Vergine; sull’altra un cuore e la data del suo matrimonio. Dieci anni prima. Adesso le sembrava fosse passato un secolo.  Strinse forte la prima medaglietta, sperando che la Vergine potesse infonderle un po’ di quel coraggio che ormai le mancava completamente, ma l’unica cosa che sentì fu il dolore profondo della carne che si lacerava a causa della morsa delle dita sul ciondolo. Le allargò e lasciò ricadere la medaglia nella tasca, allontanandosi dalla finestra. Doveva uscire. Doveva farsi forza e uscire; non poteva più aspettare. Valentina era andata a giocare a tombola a casa di una vicina e ci sarebbe rimasta fino a tarda sera. La mamma della sua amichetta le aveva chiesto di farla rimanere anche a dormire, ma lei non se la sentiva di passare la notte della Vigilia completamente sola. Avevano delle tradizioni da mantenere. La statuina di Gesù Bambino doveva essere posizionata nella mangiatoia e Valentina c’era sempre stata in quel momento. Una volta c’era anche Claudio ed erano felici. Davvero felici. Felici senza  pretese assurde, senza sogni irrealizzabili. “Felici con sacrifici” era solito dire Claudio quando, di notte, l’abbracciava forte nel letto, che una volta era stato di sua nonna. I sacrifici erano rappresentati dalla rata trentennale del mutuo acceso per l’acquisto della casa e dal leasing dell’auto. Però erano giovani e lavoravano entrambi. Nulla li spaventava. Non li aveva spaventati nemmeno la nascita di Valentina. Un figlio arrivato così, all’improvviso, senza che nessuno dei due lo avesse pensato.
Alessandra  si era resa conto di essere incinta solo al quinto mese. Era abituata ai suoi ritardi e non ci aveva fatto caso. Poi, però, le gonne le erano diventate strette e la pancia era spuntata quasi dalla sera alla mattina.
«Ho una pancia gonfia come un pallone», aveva detto un giorno, mentre prendeva un caffè al bar con la collega dell’ufficio legale. 
«Mica sarai incinta?» le aveva chiesto l’altra, guardandola attentamente. 
Valentina era entrata nella sua vita e in quella di Claudio in quel modo. Grazie alla domanda di una collega che, dopo qualche tempo le aveva rubato il marito. Si era ritrovata senza marito e senza lavoro. Ma  Valentina non avrebbero mai potuto togliergliela. Valentina era la sua stessa vita. Si avvicinò al tavolo della cucina e, con un sospiro, si sedette. Le bollette erano tutte lì, sul piano, disposte in modo ordinato e con le date di scadenza ben evidenziate in giallo. Era in ritardo su tutto, compreso la rata del mutuo. Claudio non le versava l’assegno di mantenimento da tre mesi e la casa era intestata a lei. Aveva bisogno di quattromila euro. Con quattromila euro avrebbe potuto pagare tutte le bollette e comprare il regalo di Natale a Valentina. Con quei soldi avrebbe potuto respirare un po’, dormire la notte, svegliarsi con occhiaie meno profonde e tirare avanti fino a quando il suo ex marito non avesse mantenuto la promessa, versandole gli assegni mancanti. Si alzò, impaziente e nervosa. Tornò di nuovo davanti alla finestra e si sorprese a guardare la sua immagine allo specchio.  Il buio rubava gli ultimi spazi a quella giornata grigia e le luci artificiali, lungo la strada, illuminavano fiocamente le vetrine dei negozi addobbate per le festività natalizie. In quella zona  non c’erano luminarie pubbliche. Quel quartiere si trovava in periferia e spesso era usato solo come dormitorio.  
«Ben servito, zona immersa nel verde, con un grande centro commerciale a soli cinque minuti»,  le aveva detto Claudio, di ritorno dall’agenzia immobiliare. In realtà i mezzi passavano a singhiozzo, il parco che circondava i palazzoni era solo luogo di spaccio e nel grande centro commerciale erano rimasti aperti solo un discount e un negozio di abbigliamento gestito da asiatici. Solo quello era rimasto, oltre alla rata del mutuo. I suoi occhi attraversarono il vetro bagnato e si concentrarono sulla vetrina del negozio all’angolo. Aveva aperto da pochissimi giorni e lei lo aveva notato passandoci davanti dopo avere accompagnato Valentina a scuola. Era nuovo, nuovissimo, con un’entrata elegante e sobria. I pochi scalini terminavano davanti a un portone di legno verde; lo stesso legno che circondava la vetrina piena di gioielli e di argenteria. Si era avvicinata, curiosa a attratta dal colore che le ricordava tantissimo quello di una pasticceria di Vienna, visitata con Claudio un secolo prima. Aveva alzato lo sguardo verso l’insegna luminosa e  si era soffermata a osservare la scritta intermittente  “Compro il vostro oro”. Aveva scosso la testa e si era affrettata. Quel negozio l’aveva messa di cattivo umore. Da allora, però, non era più riuscita a pensare ad altro. Il giorno dopo si era avvicinata di nuovo, durante l’orario di chiusura e si era affacciata alla vetrina per osservare meglio l’interno. Sembrava un elegante salotto di casa. 
Anche quel giorno era scappata di nuovo, come se qualcuno l’avesse scoperta a rubare, ma, da allora, non aveva mai smesso di tenere d’occhio le vetrine. Dalla sua finestra le vedeva bene. In quei giorni aveva imparato tutti gli orari. Sapeva anche qual era il momento migliore per passarci davanti, sbirciare dentro e controllare l’interno. L’ora era quella giusta e si doveva affrettare. Valentina avrebbe avuto il suo regalo. Sua figlia  non doveva conoscere la povertà. Non lo avrebbe mai permesso. Le dita della mano destra si strinsero involontariamente sull’anulare sinistro dove ancora brillava, come un trofeo, il suo anello di fidanzamento. L’ultimo baluardo di speranza. L’ultimo ricordo di una vita che l’aveva vista felice, allegra, spensierata, protesa verso il futuro. Lo sfilò e lo infilò nel sacchetto in cui aveva riposto tutti gli altri oggetti. In quel sacchetto di velluto giaceva tutta la sua vita. La medaglietta del suo battesimo, la  catenina con la Croce della sua prima Comunione, il bracciale della Cresima. Poi i regali ricevuti a diciotto anni, quelli della sua laurea; la medaglietta sulla quale era incisa la data del matrimonio, il suo anello di fidanzamento, la vera nuziale. Ci aveva messo anche  le catenine di Valentina e le medagliette che le erano state regalate quando era nata. Non aveva più nulla. Nessun ricordo tangibile, nulla che la potesse ricondurre al passato.
“Protesa  di nuovo verso il futuro” si disse amaramente, poi infilò il sacchetto in borsa e si preparò per uscire prima di cambiare ancora una volta idea. Non doveva pensare a quello che stava facendo. Doveva solo pensare alla spesa da fare, agli acquisti dell’ultimo minuto, al fondotinta che avrebbe  potuto comprare dopo quasi sei mesi. Non sarebbe stato difficile separarsi dai suoi gioielli. Erano solo cose; erano oggetti. Non erano nulla. Non rappresentavano nulla. Li avrebbe solo impegnati e nessuno lo avrebbe mai saputo. Claudio le avrebbe dato quanto le spettava e lei li avrebbe riscattati. Nulla di così semplice. Una benedizione, in qualche senso. Diversamente come avrebbe fatto? Senza una busta paga da mostrare non avrebbe mai avuto accesso a nessun credito. Ci aveva già provato e la risposta era sempre stata negativa. Non poteva fare altrimenti. L’indomani sarebbe stato Natale. Avrebbe cucinato il tacchino al forno con le patate e avrebbe fatto il brodo, come le aveva insegnato suo madre. Valentina avrebbe trovato il pacco sotto l’albero di Natale, vicino al Presepe. Sarebbe stato un bel Natale. Un Natale da ricordare. Chiuse la porta dietro le spalle e scese le scale come una forsennata. Aveva dimenticato anche di prendere l’ombrello, ma se ne accorse solo quando fu in strada.
«Farò una corsa», pensò, stringendosi addosso il cappotto che l’accompagnava da tanti inverni. Troppi inverni. 
«Io posso aspettare. Non ho bisogno di nulla. Il fondotinta sarà il mio regalo di Natale», pensò, mentre correva a perdifiato, cercando di ripararsi sotto i cornicioni dei palazzi. Dopo qualche minuto si fermò davanti al portone verde. Guardò dentro e l’uomo al di là del vetro blindato le sorrise, cordiale. Appoggiò la mano sulla maniglia dorata e sospirò, sentendosi addosso il peso  della scelta che stava per compiere. Una voce  allegra di bimba la riscosse. Si girò verso la strada e la vide. Era infagottata in un cappotto più grande di lei e stringeva al petto un pacco rosso, con un gran fiocco dorato. La mamma la stringeva a sé in maniera protettiva, ed entrambe erano riparate sotto un grandissimo ombrello azzurro. Erano belle; belle e serene.
Anche su figlia meritava la stessa serenità. Anche Valentina aveva il diritto di ridere in quel modo.  “Valentina deve vivere il suo Natale. Deve avere il suo regalo di  Natale”, si disse,  trovando la forza di spingere  il portone verde.

domenica 17 dicembre 2017


Una materia sconosciuta alla gran parte degli autori emergenti
Sapere rende liberi ... di non firmare contratti a pagamento




Ho pensato di rispolverare la nostra cara e “vecchia” laurea in giurisprudenza, e di parlare di un argomento che sta a cuore a molti scrittori o aspiranti tali: IL DIRITTO D’AUTORE, argomento vasto, e, per molti versi ,affascinante come un romanzo d’avventura. La materia è complessa e, per questo motivo, l’analizzeremo in diverse puntate, sperando di farvi cosa gradita.

IL DIRITTO D’AUTORE
In ambito civilistico, i diritti di utilizzazione delle opere di ingegno sono disciplinati  nel Libro Quinto del Codice Civile (Del Lavoro) , Titolo IX- Dei diritti sulle opere dell’ingegno e sulle invenzioni industriali – Capo I – Del diritto di autore sulle opere dell’ingegno letterarie e artistiche, artt. 2575/2583.
Art. 2575 - Oggetto del diritto.
Formano oggetto del diritto di autore le opere dell'ingegno di carattere creativo che appartengono alle scienze, alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all'architettura, al teatro e alla cinematografia qualunque ne sia il modo o la forma di espressione.
Art. 2576 - Acquisto del diritto.
Il titolo originario dell'acquisto del diritto di autore è costituito dalla creazione dell'opera, quale particolare espressione del lavoro intellettuale.
Art. 2577-Contenuto del diritto.
L'autore ha il diritto esclusivo di pubblicare l'opera e di utilizzarla economicamente in ogni forma e modo, nei limiti e per gli effetti fissati dalla legge. L'autore, anche dopo la cessione dei diritti previsti dal comma precedente, può rivendicare la paternità dell'opera e può opporsi a qualsiasi deformazione, mutilazione o altra modificazione dell'opera stessa, che possa essere di pregiudizio al suo onore o alla sua reputazione.
Art. 2578- Progetti di lavori.
All'autore di progetti di lavori di ingegneria o di altri lavori analoghi che costituiscono soluzioni originali di problemi tecnici, compete oltre il diritto esclusivo di riproduzione dei piani e disegni dei progetti medesimi, il diritto di ottenere un equo compenso da coloro che eseguono il progetto tecnico a scopo di lucro senza il suo consenso.
Art. 2579- Interpreti ed esecutori.
Agli artisti, attori o interpreti di opere o composizioni drammatiche o letterarie, e agli artisti esecutori di opere o composizioni musicali, anche se le opere o composizioni sovraindicate sono in dominio pubblico, compete, nei limiti, per gli effetti e con le modalità fissati dalle leggi speciali, indipendentemente dall'eventuale retribuzione loro spettante per la recitazione, rappresentazione od esecuzione, il diritto ad un equo compenso nei confronti di chiunque diffonda o trasmetta per radio, telefono od altro apparecchio equivalente, ovvero incida, registri o comunque riproduca su dischi fonografici, pellicola cinematografica od altro apparecchio equivalente la suddetta recitazione, rappresentazione od esecuzione.Gli artisti attori od interpreti e gli artisti esecutori hanno diritto di opporsi alla diffusione, trasmissione o riproduzione della loro recitazione, rappresentazione od esecuzione che possa essere di pregiudizio al loro onore o alla loro reputazione.
Art. 2580- Soggetti del diritto.
Il diritto di autore spetta all'autore ed ai suoi aventi causa nei limiti e per gli effetti fissati dalle leggi speciali.
Art. 2581- Trasferimento dei diritti di utilizzazione.
I diritti di utilizzazione sono trasferibili. Il trasferimento per atto tra vivi deve essere provato per iscritto.
Art. 2582- Ritiro dell'opera dal commercio.
L'autore, qualora concorrano gravi ragioni morali, ha diritto di ritirare l'opera dal commercio, salvo l'obbligo d'indennizzare coloro che hanno acquistato i diritti di riprodurre, diffondere, eseguire, rappresentare o mettere in commercio l'opera medesima. Questo diritto è personale e intrasmissibile.
Art. 2583-Leggi speciali.
L'esercizio dei diritti contemplati in questo capo e la loro durata sono regolati dalle leggi speciali.

************************
La normativa di riferimento è la Legge sul diritto d’autore (L.633/1941), modificata dal D.Lgd. 21 febbraio 2014 n.22 (Diritto d’autore innalzato a 70 anni)  e dal D.Lgs. 10 novembre 2014, n. 163. (Attuazione della direttiva europea 2012/28/UE su taluni utilizzi consentiti di opere orfane.)
Le opere protette ai sensi della Legge sono le opere dell'ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all'architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione.  Sono altresì protetti i programmi per elaboratore come opere letterarie ai sensi della Convenzione di Berna sulla protezione delle opere letterarie ed artistiche ratificata e resa esecutiva con legge 20 giugno 1978, n. 399, nonché le banche di dati che per la scelta o la disposizione del materiale costituiscono una creazione intellettuale dell'autore.
Il titolo originario dell'acquisto del diritto di autore è costituito dalla creazione dell'opera, quale particolare espressione del lavoro intellettuale, che può essere frutto di un singolo individuo, o anche di più individui e la tutela dello stesso consiste in una serie di diritti esclusivi di utilizzazione economica dell'opera (diritti patrimoniali dell'autore) e di diritti morali a tutela della personalità dell'autore, che nel loro complesso costituiscono il "diritto d'autore". I due diritti fondamentali che spettano all’autore sono i seguenti :

1)     Essere riconosciuto ideatore dell’opera (diritto morale);
2)    Poterne disporre commercialmente (Il diritto patrimoniale).

I diritti morali si conservano anche dopo la cessione dei diritti patrimoniali e non sono soggetti a termini legali di tutela.
Per la corretta applicazione del diritto d’autore, le opere devono essere originali, creative(ovvero non devono essere mere ripetizioni di precedenti opere) e, infine, devono essere idonee alla pubblicazione.
L'autore ha il diritto esclusivo di pubblicare l'opera. Ha altresì il diritto esclusivo di utilizzare economicamente l'opera in ogni forma e modo originale, o derivato, nei limiti fissati da questa legge, ed in particolare con l'esercizio dei diritti esclusivi indicati negli articoli seguenti. È considerata come prima pubblicazione la prima forma di esercizio del diritto di utilizzazione.
Esistono anche alcuni diritti “connessi” al diritto d’autore e sono quei diritti che la legge riconosce ad altri soggetti comunque collegati o affini (si veda al riguardo il Titolo II della legge speciale 633/1941). I diritti connessi più importanti sono quelli riconosciuti agli artisti interpreti ed esecutori, quelli che spettano ai produttori di dischi fonografici o supporti analoghi, quelli dei produttori di opere cinematografiche o audiovisive e quelli riconosciuti alle emittenti radiofoniche e televisive. Altri diritti “connessi” sono quelli che spettano sulle fotografie, sui bozzetti di scene teatrali, ecc.

Per oggi può bastare così, crediamo. Nelle prossime puntate analizzeremo meglio ogni dettaglio, e, soprattutto, parleremo delle diverse tipologie del CONTRATTO DI EDIZIONE.

Ho letto Mia Fata dei boschi di Elena Ungini - Le Mezzelane Casa Editrice

Elena Ungini Mia  Fata dei Boschi www.lemezzelane.eu Collana Black Moon Street Autore Elena Ungini Editor Chiara De Giorgi ...