giovedì 6 luglio 2017

Romanzi EEE in versione gratuita: pura follia o geniale intuizione?





Vi ricordate quella vecchia pubblicità degli anni settanta? Sì, proprio quella che diceva: “Io a scatola chiusa compro solo…” e citava una marca famosa del tempo. Bene! Se a scatola chiusa non si comprava nulla o quasi nemmeno in quei giorni, figuratevi ora, vista la concorrenza che c’è sul mercato. In ogni mercato, compreso quello editoriale. Ogni giorno vengono pubblicati centinaia di titoli e, molti di loro, rischiano di finire nel dimenticatoio anche se valgono e che, se avessero un’alta probabilità di essere letti, di sicuro sarebbero apprezzati dai lettori. 
Allora cosa fa un editore intraprendente (o folle)? 
Ne sceglie una quarantina (al momento) e sul suo blog http://edizioniesordientiebook.altervista.org/free.ebook li rende disponibili in versione parziale gratuita in due formati: pub e mobi.

Se vi va di curiosare andate a dare uno sguardo e vi accorgerete che avete  un’ampia scelta di generi e autori. I libri sono lì, a portata di click, e ci metterete pochi secondi per scaricarli, se avete i programmi adatti. 
(Se non li avete la EEE vi spiega anche come fare per ottenerli).
Potrete leggerne parecchie pagine e, alla fine, decidere se volete acquistarli per sapere come si conclude la storia letta o se volete abbandonarli e passare a leggere altro.

Quando Piera Rossotti ha annunciato questa nuova avventura ho pensato che fosse un’idea davvero folle, ma anche geniale. Molti dei libri messi a disposizione free fanno venire la voglia di chiedere: “Dopo cosa accade?” 
Far interrompere la lettura sul più bello è un grosso rischio, ma se nella vita non si rischia non si produrrà mai il cambiamento che si vuole.
Fra i quaranta titoli trovate anche il mio romanzo di narrativa “La collina dei girasoli”. Potrete leggerne ben 9 capitoli e, se la domanda che vi porrete alla fine sarà: “E dopo?”, allora vuol dire che l’acquisterete e saprete come va a finire la storia. Intanto io vi lascio la sinossi e le opinioni di coloro che lo hanno letto. Vi potrebbe venire la voglia di dire “Lo compro!”
Buona lettura e buona scelta…io ho già iniziato a leggerne già un paio ( di ogni genere, ovvio!)







Topazio, Perla, Giada e Ambra sono quattro sorelle, figlie di un orafo famoso, ma l’unica cosa che le accomuna davvero è di avere il nome di una pietra preziosa, perché sono molto diverse tra loro, e non si sopportano a vicenda; il padre muore prematuramente in un incidente e la madre, Luisa, una donna immorale e superficiale, è incapace di dare loro l’affetto di cui hanno bisogno. Le due sorelle maggiori diventano delle donne insicure, sentimentalmente fragili e insoddisfatte, mentre Giada e, in particolare, Ambra, più sensibili, conosceranno l’affetto materno della zia Elia, che vive in campagna e che accoglierà soprattutto Ambra ogni estate. In questo contesto sano e affettuoso la ragazza ritrova se stessa, decide cosa voler fare e conoscerà anche l’amore della sua vita. 
Un romanzo delicato e profondo, sulle relazioni famigliari e sui sentimenti, sullo sfondo della campagna abruzzese.

-Leggere il libro della Marcelli è come sfogliare un vecchio album di fotografie. Così l’autrice mostra al lettore le foto della famiglia Diamante, istantanee di ricordi e di segreti. Ma lo fa con lentezza, quella stessa dei girasoli cullati dalla leggera brezza in un giorno d’estate, in ‘uno di quei pomeriggi perfetti per oziare, per rimanere sdraiati al sole, godendosi, in silenzio, la meravigliosa quiete che solo la campagna può dare’.

Il romanzo ha ‘un’anima di famiglia’, che come tale si rivela a tratti dolce a tratti amara. La famiglia è la vera protagonista.



Topazio, Perla, Giada e Ambra sono ‘figlie della terra’ e di una madre il cui compito si esaurì ‘nel metterle al mondo’. Quattro sorelle legate dai sapori antichi di una campagna dove la gente lavora tutto il giorno e ‘non ha tempo da perdere’, e dove ‘onore, dignità, rispetto’ sono valori fondamentali, ma non per tutti allo stesso modo. Quattro donne distanti, che vanno alla scoperta di se stesse e dell’amore portando nel cuore lo stesso silente dolore.



Un romanzo autentico, in cui le frustrazioni covate si intrecciano con i sentimenti privati confusi e indolenti. Un romanzo delicato, che non si arrende all’agonia dei sogni infranti e crede nella forza dell’amore. L’amore vero, quello che ‘non ha bisogno di parole’.

-Sullo sfondo della bellissima terra d'Abruzzo, quattro sorelle dai nomi particolari Ambra, Giada, Perla e Topazio, figlie di un orafo, crescono mal sopportandosi a vicenda.
La benedizione di avere una zia affettuosa compenserà in parte la completa l'indifferenza di una madre assente
e la prematura morte del padre. Tra tutte Ambra è quella che resterà più legata alla zia Elia.
Ambra incontrerà nel suo percorso un personaggio che ho amato immediatamente, l'intrigante Killian
uno scrittore irlandese, che si rivelerà esser l'amore della sua vita.
Chi legge il libro avrà il piacere di amare non solo l'immagine che l'autrice regala dell'Abruzzo ma anche
la spiegazione dei meccanismi che si innescano nei conflitti familiari.
Un buon libro.

-Sono stato trasportato in un bellissimo vortice di sensazioni profonde. Le complesse relazioni tra i personaggi rendono perfettamente l'idea di quanto oggi negli uomini sia difficile stabilire rapporti equilibrati e scambi costruttivi. Soprattutto all'interno del nucleo primario. Il cuore, questo piccolo ma potente muscolo, è l'unica arma in grado di sconfiggere il nemico peggiore: l'indifferenza. Ringrazio l'autrice per l'opportunità che mi ha donato per rileggere i miei errori e capire che c'è sempre tempo. Consiglio vivamente la lettura

-Ci sono storie molto complicate, che, se vengono raccontate in maniera semplice,così come è stato fatto ne "La collina dei girasoli", diventano magiche. La collina dei girasoli racconta la vita delle quattro sorelle Diamante dall'infanzia alla maturità. Quattro donne nate nella stessa famiglia, ma con caratteri opposti l'una all'altra. Quattro sorelle, una madre assente e una zia dolcissima e attenta, che in paese chiamano"la matta". Sullo sfondo della campagna abruzzese, con uno stile semplice e delicato, l'autrice ci fa entrare in punta di piedi nella vita di Topazio, Perla,Giada e Ambra Diamante, figlie di un famoso orafo, che ha deciso di chiamarle come pietre preziose. La protagonista principale è Ambra, l'ultima delle sorelle e, attraverso la sua storia percorriamo quasi trent'anni di dolori,di passioni, di amori,successi e fallimenti. La collina dei girasoli è anche la grande storia d'amore fra Ambra e Killian, lo scrittore irlandese, e fra Ambra e la casa della sua infanzia, dove ha sempre trovato pace e serenità: la casa fra i girasoli.

-“La collina dei girasoli” edito da EEE di Torino, è il romanzo d’esordio di Lorena Marcelli, autrice di vari romanzi tra cui il bellissimo thriller storico “L’enigma del Battista”.
Un romanzo scorrevole nello stile e interessante nella trama: è la storia di quattro sorella figlie di un orafo, che condividono i nomi di pietre preziose (Topazia, Ambra, Perla e Giada), un’infanzia triste, segnata da una madre ostile e distratta, e nient’altro: quattro donne diversissime e spesso lontane, con un destino altrettanto diverso l’una dall’altra. L’unico elemento di calore familiare è dato dalla zia Elia, che abita in campagna, presso cui le sorelle trascorrono le vacanze estive. Quanto basta perché tra le quattro almeno Ambra, la protagonista, faccia esperienza di un amore protettivo e sano e possa , crescendo, ritrovare se stessa e diventare una donna sicura, equilibrata, tanto da legarsi stabilmente con un uomo, a differenza di quanto succede alle sorelle, che pagano i danni dell’influenza materna con una perenne instabilità e infelicità.
Si tratta insomma di un romanzo imperniato su una storia familiare che attraversa tre generazioni, nel contesto della campagna abruzzese, ben descritta nella sua realtà oggettiva e nella poesia che emana agli occhi della scrittrice, di origine teramana. Questa poesia la Marcelli sa trasmetterla al lettore, descrivendo i luoghi con la stessa plasticità e veridicità di una fotografia o di una ripresa cinematografica: i suoni, le immagini, la luce delle colline, dei fiori , dei frutti e delle spighe.
Allo stesso modo l’Autrice sa descrivere con acutezza i personaggi, nelle loro sfumature di comportamento, nei loro conflitti, nelle loro miserie umane e nel loro riscatto da un passato pesante. Il tutto nel consueto stile elegante, scorrevole, ricco di particolari, che fa di questo libro il primo di una serie di romanzi da leggere, assolutamente!

-Capita spesso, lo so, a molti lettori e qualche volta è capitato anche a me, che, aprendo un libro viene la tentazione di saltare il prologo. Si pensa magari ad una cosa inutile oppure a dei pre-commenti. Bene; se avrete tra le mani questo libro, leggete attentamente il prologo, è bellissimo, ma, soprattutto, vi permetterà di capire di che "calibro" è la scrittrice!! La storia di questa famiglia, di questa sorelle, che sono state gratificate con importanti nomi di pietre preziose ma che, nonostante il loro "valore" intrinseco, vivono la loro vita tra alti e bassi, come succede alla maggior parte di noi, inserite in un meraviglioso contesto naturale magistralmente descritto dall'Autrice, così come fantasticamente sono tratteggiate le sorelle, esteticamente ma soprattutto nell'intimo.Non so, ma io sono convinto che ci sia molto di autobiografico e questo è sicuramente un "plus" per l'autrice, dato che parlare di se stessi in modo così velato non è semplice. Come noterete non ho fatto alcun accenno alla trama vera e propria. Non lo faccio mai e chi legge le mie recensioni lo sa. Io non voglio privare il lettore del piacere di assorbire direttamente il contenuto del libro senza sapere già qualche notiziola. Grazie Lorena, al prossimo.


lunedì 3 luglio 2017

SCRITTORI O SCRIVENTI? 
QUESTIONE DI ETICA




L’etica è una branca della Filosofia che studia i fondamenti razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguerli in buoni, giusti e leciti, rispetto a comportamenti ritenuti esattamente il contrario di quelli citati. 
Il metro usato per misurare tali comportamenti è, spesso, un ideale modello comportamentale. Quando l’etica incontra un particolare tipo di professione diventa etica professionale
Con questo termine intendiamo l’insieme delle condizioni e delle norme morali che regolano l’esercizio di una specifica professione e che sono considerate, dalla società, come universalmente vincolanti per coloro che la esercitano.
Chi ama scrivere, spesso, pensa che essere “uno scrittore” equivalga a essere un figlio prediletto del cielo; una persona  dotata di una capacità che manca a molti altri: l’utilizzo creativo della parola scritta.
Spesso dimentica che la scrittura è, soprattutto, una  vera professione. 
Quando chi scrive definisce se stesso “scrittore", inquadra la sua attività all’interno di una categoria ben definita; una categoria che  racchiude chi esercita la professione della scrittura. 
Se ci si sofferma a pensare a quanto appena asserito, una domanda dovrebbe sorgere spontanea: “lo scrittore, quale appartenente a una categoria professionale ben identificata, deve rispettare uno specifico Codice etico? "
Se la risposta è affermativa, quali dovrebbero essere le regole comportamentali che lo stesso è obbligato a seguire? Qual è la deontologia professionale da rispettare, per far sì che i suoi fini e i suoi mezzi siano sempre strettamente dipendenti gli uni dagli altri? Se qualcuno di voi lettori si prendesse la briga di fare una ricerca in rete, scoprirebbe che non esiste un Codice etico ufficiale dello scrittore. Forse non esiste nemmeno quello ufficioso. Eppure, chi vuole farsi definire “scrittore” dovrebbe  assoggettarsi a poche, basilari e “sacre” regole:
  1. Lo scrittore osserva e rispetta la lingua italiana;
  2. Lo scrittore conosce la grammatica italiana;
  3. Lo scrittore padroneggia l’uso della punteggiatura;
  4. Lo scrittore conosce la tecnica narrativa;
  5. Lo scrittore sa cos’è  la struttura narrativa;
  6. Lo scrittore sa cos’è una cartella editoriale;
  7. Lo scrittore presenta i suoi scritti impaginati correttamente.
Lo scrivente, invece, scrive per se stesso e non ha obblighi o doveri cui assoggettarsi. Lo scrittore, senza che nessuno glielo ricordi, sa che la regola più importante da seguire è quella che lo obbliga a rispettare sempre e comunque il "potenziale lettore" e, quindi, ad assoggettarsi al Codice etico. 
Chi legge i nostri scritti ha il diritto di farlo divertendosi; ha il diritto di criticarci; ha il diritto di leggere storie scritte in maniera corretta; ha il diritto di leggere storie “tecnicamente credibili”.
Chi legge i nostri scritti ha, soprattutto, il diritto di scegliere la categoria alla quale apparteniamo. Sarà lui a decidere se siamo scriventi o scrittori. E non mi sembra cosa da poco.




Simona Colaiuda ha recensito Un'altra direzione

https://simonacolaiuda.wordpress.com/2017/01/24/una-strada-nuova-sterrata-ma-pervasa-dalla-speranza/


Un’altra direzione


Una strada nuova, sterrata, ma pervasa dalla speranza
Lorena Marcelli ci regala un altro splendido romanzo, portatore di un messaggio di speranza, quella di riuscire a ricominciare, rimettendo in piedi la propria vita e dirigendo le proprie energie verso un’altra direzione.
Manuela, la protagonista principale del romanzo, ha una vita segnata da numerosi dolori che con prepotenza le piegano l’anima e il cuore. Violenze private, sconfitte pubbliche: prima fra tutte la patologia del secondo marito Gianni. Manuela innamorata di quest’uomo debole, apatico e anaffettivo si veste da crocerossina donandogli il suo tempo, i suoi soldi, la sua vita. Gianni è affetto da ludopatia, una forma di dipendenza che si realizza attraverso un disperato bisogno di giocare e una sofferenza anche fisica in caso di astinenza dal gioco. Gianni riesce a raggiungere l’acme del piacere solo attraverso il gioco e nel gioco perde il senso del tempo e della realtà, accecato da un assordante desiderio, quello di riuscire a rientrare in possesso del denaro perso. Ogni volta che gioca ha in mente un unico pensiero: la prossima sarà la giocata vincente! Manuela fiduciosa nel loro rapporto, crede che questo finalmente porti tranquillità e serenità nella sua vita, fino a quel momento oppressa dalla violenza del primo marito Augusto. E lei si dedica con meticolosa attenzione alla casa e a suo marito, venerato alla stregua di un idolo. A lui si aggrappa con tutta se stessa, per allontanarsi dal suo precedente dolore.
La scrittrice porta sapientemente per mano il lettore nelle spirali degli inferni privati dei protagonisti, facendolo poi risalire lungo una strada nuova, sterrata, ma pervasa dalla speranza.
Lorena Marcelli, Un’altra direzione, Ed.EEE, 2016
Lo trovi qui: http://amzn.to/2jEsy1B

Ho letto Mia Fata dei boschi di Elena Ungini - Le Mezzelane Casa Editrice

Elena Ungini Mia  Fata dei Boschi www.lemezzelane.eu Collana Black Moon Street Autore Elena Ungini Editor Chiara De Giorgi ...