mercoledì 28 giugno 2017

http://oubliettemagazine.com/2017/06/28/donne-contro-il-femminicidio-13-le-parole-che-cambiano-il-mondo-con-lorena-marcelli/


Le parole cambiano il mondo. Attraversano spazio e tempo, sedimentandosi e divenendo cemento sterile o campo arato e fertile.


Femminicidio
Per dare loro il massimo della potenza espressiva e comunicativa, ho scelto di contattare, per una serie di interviste, varie Donne che si sono distinte nella lotta contro la discriminazione e la violenza di genere e nella promozione della parità fra i sessi.
Ho chiesto loro, semplicemente, di commentare poche parole, che qui seguono, nel modo in cui, liberamente, ritenevano opportuno farlo. Non sono intervenuta chiedendo ulteriori specificazioni né offrendo un canovaccio.
Alcune hanno scritto molto, raccontando e raccontandosi; altre sono stati sintetici e precisi; altre hanno cavalcato la pagina con piglio narrativo, creando un discorso senza soluzione di continuità.
Non tutte hanno espresso opinioni univoche, contribuendo, così, in modo personale alla “ricerca sul campo”, ma tutti si sono dimostrati concordi nell’esigenza di un’educazione sentimentale e di una presa di coscienza in merito a un fenomeno orribile contro le donne, che necessita di un impegno collettivo.
Oggi è il turno, per “Donne contro il Femminicidio“, di  Lorena Marcelli, abruzzese, che scrive dal 2011 e ha vinto diversi concorsi nazionali, anche con importanti Case Editrici. Ideatrice e curatrice del progetto “Eva non è sola”, un’antologia contro la violenza di Genere.
Femmina

Lorena Marcelli
Mi viene subito in mente il Femminino Sacro, la divinità onnipotente, che crea da se stessa una Grande Madre, dea senza volto simbolo della terra, della fertilità della donna e dei campi e di tutto il creato. La Terra come la Donna erano considerate sacre, così come lo erano i suoi organi genitali, il suo utero, le sue forme. La Donna per molti anni è stata rispettata, divinizzata, ascoltata e venerata. Identifico la femmina con Sheela, la divinità celtica potente e maestosa che rappresenta la strada verso il raggiungimento di livelli superiori di coscienza. a femmina è La Dea, la Grande Madre da cui tutti proveniamo, l’Energia Sacra del Femminile che per secoli ha ispirato la spiritualità di tutte le antiche popolazioni, e che è all’interno di ognuno di noi.
Femminismo
È il risultato della perdita del Femminino Sacro, del vero ruolo della donna nella società. È il prodotto di una cultura sbagliata che ha separato le parti maschili e femminili che sono in ognuno di noi. Nel momento in cui si è verificata la separazione delle due parti si è sentito il bisogno di dover riaffermare il potere, i diritti e la posizione della donna nella società. Da secoli l’essere femminile cerca di riappropriarsi di ciò che le appartiene da sempre e di ristabilire l’osmosi naturale con la sua parte maschile.
Istintivamente penso alla sconfitta dell’uomo, incapace di accettare la natura “divina” della donna. Il termine non mi piace e non lo uso mai. Io parlo di omicidio, perché il termine dispregiativo femmina identifica la donna con l’animale di sesso femminile. “Femicide” (in italiano “femmicidio” o “femicidio”) nacque per indicare gli omicidi della donna “in quanto donna”, alla quale non si vuole riconoscere il ruolo preminente nella società.
Educazione sentimentale
L’educazione sentimentale deve insegnare a riconoscere i sentimenti, a “sentirli”, a lasciarsi avvolgere da loro e non stravolgerli con regole e con la morale. L’amore va vissuto liberamente, senza preconcetti e con il solo scopo di rispettare l’altro e chi è diverso da noi e dal nostro modo di amare. L’amore è una forza benefica alla quale esporsi senza usare barriere. L’educazione sentimentale deve annullare gli stereotipi ed insegnare a riconoscere la saggezza dei sentimenti.

Written by Emma Fenu

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