lunedì 21 maggio 2018

La mia Irlanda


Puntata n.2 - La valigia


Ebbene sì, lo ammetto: non ho il dono della sintesi e non ce l'ho nemmeno quando devo fare una valigia. Figuriamoci, poi, se la valigia è quella che dovrò portare con me in Irlanda. Mi serve tutto e non riesco a rinunciare nemmeno alla pinzetta. Vuoi mettere mai se sotto il calzettone pesante un pelo isolato dovesse avere l'ardire di spuntare senza chiedermi il permesso? Allora ho iniziato in tempo a stilare una bella lista di cose assolutamente utili e di quelle inutili. La prima, ovvio, è molto più lunga della seconda. Negli ultimi giorni ho passato in quella  cose inutili solo la piastra per allisciare per bene i capelli. In fondo che me ne faccio in un posto dove c’è sempre il vento?  Dicevo, lista alla mano, ho iniziato a fare la conta di quello che avevo e di quello che dovevo comprare. Dopo qualche giorno, e una valigia nuova, perché quella che era nell’armadio non poteva assolvere un compito così importante,  ho scelto quali abiti portare con me. Contando sette sere e sette cene, dovevano essere almeno quattro abiti con relative calze (perché ho sempre freddo), scarpe, coprispalla e accessori. Poi i jeans. Almeno tre, ovvio, e relative felpe. (Sono innamorata di una terra dove fa freddo undici mesi all’anno, se il dodicesimo si può definire caldo).  Poi i pantaloni di felpa per le escursioni. (Almeno due, perché uno solo si può sporcare, e poi che faccio?) Poi le camicie leggere, quelle fighe fighe che sui jeans ci stanno davvero bene e che ti fanno sembrare presentabile anche se hai la faccia che cade a pezzi. Per la faccia, poi, avevo preparato un kit trucco e ritocco che manco Diego Della Palma ha mai potuto vantare! Ecco, ero pronta, e potevo iniziare a inserire tutto nelle meravigliosa valigia che, naturalmente, si è rifiutata di contenere quattro cosucce quattro! 
Il panico! Ora come la mettiamo? Ho provato a guardare i tutorial su Youtube (pare che un ragazzo sia capace di inserire mezzo armadio in uno zaino), a chiedere consigli in rete (arrotola tutto e vedrai quanto spazio avrai, ma arrotolando una felpa con relativo cappuccio ho capito che avrei dovuto buttare tutte le altre), e a guardare con disappunto e con sommo dispiacere la lista delle meravigliose cosucce indispensabili al fine di decidere cosa lasciare a casa. E allora lasciamo in valigia i jeans e le felpe, le scarpe comode,  l’impermeabile e il 100 grammi (quello figo però). Lasciamo a casa le scarpe con i tacchi e gli abiti per la sera. Lasciamo anche a casa metà dei cosmetici perché, tanto, con i jeans è meglio essere acqua e sapone, no? 
Lasciamo tutto quello che avrebbe potuto fare di me una turista glamour e rientriamo nel ruolo di quella che sui tacchi a spillo non ci sa stare, tanto chi se ne frega? 





L’unica cosa che non lascerò a casa sarà una copia di A.D. 1324, Alice Kyteler la strega di Kilkenny,  che regalerò ai proprietari della locanda di Alice, a Kilkenny, e due fotocamere per immortalare ogni singolo istante delle mie giornate. 


Lascio a casa anche un periodo un po’ burrascoso e porto con me solo la voglia di vivermi questi giorni nel miglior modo possibile. 
Dublino mi aspetta e vi aspetta e, per farvela conoscere un po’ meglio, vi consiglio di leggere uno dei bellissimi titoli della collana Live&Love della Casa Editrice Le Mezzelane. Lo ha scritto Loriana Lucciarini e il titolo è Ritrovarsi.


Coleen è una donna dal carattere forte, che ha gettato alle spalle un passato infelice per riprendere in mano la propria vita. Vive con sua figlia Emily a Dublino, ha un lavoro che le piace, un'amica pazza con cui passa le serata e un matrimonio fallito alle spalle. Quando sua figlia vince i biglietti per il concerto dei Social Review, Coleen la accompagna e qui rincontra Connor, il suo primo grande amore. L'incontro provoca in Coleen grande emozione e la riporta indietro nel passato, alla notte delle lacrime di fata, quando lui, surfista australiano in vacanza studio in Irlanda, si era unito al gruppo composto da lei e i cugini Walsh. Quella notte lei e Connor si erano amati e per qualche ora era stato tutto perfetto, poi tutto aveva preso una piega tragica e il presente di Coleen si era trasformato in una gabbia di sofferenza. Connor, tornato in Australia, non l'aveva mai più cercata. Ora, il nuovo incontro, a distanza di quindici anni di distanza, apre nuovi scenari e porta alla luce sentimenti mai spenti...


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